Un’altro brevissimo estratto del mio primo romanzo “Mare Insanguinato“, ove la poesia si mescola all’odore di zolfo e lo scrosciare delle onde del mare non appare più così solitario.
Una spietata melodia dalle labbra bagnate di sangue…
… ne sanno qualcosa gli uomini coinvolti in questo orrore, finiti a navigare per l’eternità in un Oceano di cadaveri.
La giornata parve non finire mai, resa apparentemente interminabile dal torrido caldo, ma alla fine il sole cedette il passo alla luna e al suo candido splendore e la temperatura si fece finalmente più sopportabile.
Quella notte il cielo era costellato da centinaia e centinaia di piccole stelle luminose, sorelle preannunciatrici di un’altra lunga giornata asfissiante, che concedevano una visione paradisiaca a chiunque avesse deciso di alzare lo sguardo per rimirarle, finché, lentamente, il loro dolce candore non si fuse col bagliore di una nave in fiamme.
Nessuno fece caso a quel meraviglioso spettacolo, se non le decine e decine di cadaveri appartenenti agli uomini della Marina Militare ormai sul fondo dell’Oceano, immobili statue di sale che con occhi vitrei ammiravano deliziati il lento decomporsi dei loro corpi.
[…]
Un’altro spaventoso tuffo nel mondo più spietato e duro di sempre, in attesa della pubblicazione di Bloodtown, un romanzo intenso che vi lascerà con il fiato sospeso pagina dopo pagina, ricco di personaggi e ambientato nel vecchio west, in una tranquilla cittadina che presto verrà inondata di sangue.
Fino ad allora, Spyke Tenaglia e i suoi pirati veleggeranno con voi attraverso i 7 mari e isole pericolose, ma non abbiate paura, la morte ha un sapore dolce.
-Robert King-